allenamento al Dojo di Shuri

Il karate praticato oggi

Il karate che gli studenti di scuola superiore praticano oggi non è lo stesso karate che era praticato anche solo dieci anni fa.

 

Esso è in verità molto lontano dal karate che ho imparato quando ero ragazzo ad Okinawa.

Visto che ora non ci sono, e mai ci sono state, regole rigide e ferme riguardanti i vari kata, sorprende difficilmente scoprire che esse cambiano non solo con i tempi, ma anche da istruttore a istruttore. Ciò che è più importante è che il karate, come forma di sport usata nell’educazione fisica, dovrebbe essere abbastanza semplice da essere praticato senza indebita difficoltà da chiunque, giovani e vecchi, ragazzi e ragazze, uomini e donne.

Maestro Gichin Funakoshi

Lo stesso si può dire anche oggi, rispetto a quando abbiamo cominciato a praticare noi molto è cambiato, forse più di quanto potesse cambiare ai tempi del Maestro Funakoshi.

Le scoperte scientifiche, nel campo della medicina, della fisiologia e della moderna biomeccanica sono andate avanti ad un ritmo vertiginoso, e hanno completamente stravolto le metodiche di allenamento allungando inoltre di moltissimo le aspettative di vita.

Arriviamo a simulare il movimento corretto che una tecnica deve fare al computer, e sovrapporla al tracciato di quella eseguita per poterne migliorare la funzionalità e l’efficacia. Questo si avvicina sempre più alle speranze del Maestro, al punto che si studiano metodiche sempre più raffinate per consentire veramente a chiunque di avvicinarsi alla pratica sportiva, con metodiche e gare sportive anche per diversamente abili.

Una domanda però a questo punto sorge, a cui bisognerà dare una risposta.

Abbiamo migliorato la prestazione fisica, riusciamo a studiare una tecnica nei suoi minimi dettagli, ma dell’originario spirito del Budo, che da sempre anima lo spirito del Karate, cosa sarà ancora presente? I canoni dell’etica e del rispetto vengono ancora seguiti?

Ne parleremo in un altro post.

Il Dojo

Lo spazio di pratica dell'Accademia di Arti Marziali Ryu Jo Kan nasce come Dojo, ovvero come luogo (JO) dove si segue una Via (DO). Essendo ospitato all'interno dell'unico Tempio Zen dell'Italia Meridionale, è come entrare in un angolo di Giappone.

Rappresenta un luogo ove ci sia accrescimento non solo tecnico - sportivo, ma anche culturale e spirituale.